NON FARTI SBRANARE DAI LEONI QUANDO DECIDI DI APRIRE UN BAR

LE TUE SCELTE DETERMINANO IL SUCCESSO O IL FALLIMENTO DEL TUO BAR

Che effetto ti fa leggere la frase che ho appena scritto?

Te lo ripeto, così puoi metabolizzarlo: sei tu a decidere il successo o il fallimento del tuo bar.

Non c’è nessuna responsabilità fuori da te.

Avere questa consapevolezza può fare male, ma se ci pensi bene ti dà un potere e delle possibilità incredibili. Che finora non avevi visto e invece sono lì, pronte per essere colte. Pronte per farti guadagnare in un mese più soldi di quelli che ora guadagni in un anno.

Al momento però, prima di sapere che il successo del tuo locale è nelle tue mani, ti trovi in una posizione scomoda. Nella stessa posizione in cui si trova una bella fetta di imprenditori italiani.

Qualche tempo fa chiacchieravo con Marco, un mio collaboratore esperto in acquisizione clienti e struttura dell’offerta.

Mentre ci bevevamo un whisky e parlavamo di alcune nuove strategie da attuare nelle nostre aziende, mi è arrivata un’email che riportava i dati aggiornati sulla situazione dei Bar e Ristoranti in Italia.

I dati forniti da Unioncamere non sono certo fantastici e questa frase racchiude brevemente tutta l’analisi:

“tra i bar e ristoranti che hanno aperto cinque anni fa il 75% ha già chiuso e il 45% ha chiuso i battenti entro i tre anni di vita.”

Questo significa che 3 italiani su 4 che negli ultimi cinque anni hanno provato a cambiare in meglio la propria vita aprendo un Bar, oggi sono falliti e forse stanno pagando questa cosa a un carissimo prezzo.

Prima che inizi a gonfiare le piume tirando fuori il covid, ti faccio notare che questa statistica copre almeno 5 anni, quindi parliamo di bar che avevano già firmato il loro fallimento PRIMA che arrivasse la pandemia.

E ora che sei pronto ad ascoltare ti rispondo alla domanda che ti sta frullando in testa.

“Qual è il motivo per cui tutti questi bar chiudono?

Ti rispondo quello che ho risposto al mio collaboratore, che mi ha fatto la stessa identica domanda.

“Tu immagina di trovarti davanti a due stanze: una è aperta ma non puoi vedere cosa c’è dentro perché ci sono 2 leoni affamati che proteggono l’entrata; l’altra è chiusa e tu non hai la chiave ma sai per certo che c’è un tesoro dietro a quella porta.

Inizialmente cerchi di smuovere un po’ la porta ma presto ti rendi conto che non si muoverà mai neanche di un millimetro.

Allora ti metti a cercare la chiave ma anche qui non ci vuole molto tempo per capire che di chiavi non c’è traccia.

Così cominci a pensare che, tutto sommato, non sai cosa ci sia nell’altra stanza, magari anche lì c’è un tesoro, tutto sta nell’affrontare i leoni.

Pensi: forse se mi lancio al momento giusto riesco a passare.

La triste verità è che praticamente chiunque si lancia viene sbranato e, i pochi che riescono a superare i leoni, scoprono che dietro quella porta c’è una stanza desolata da cui non possono più uscire.

Sì, perché se sei stato tanto fortunato da superare i leoni all’andata, le probabilità di superarli anche al ritorno sono quasi nulle.

Possiamo dire che il 75% di chi si lancia viene sbranato e il 25% si chiude in una prigione.

Perché non si possono sconfiggere i leoni. Quello che avresti dovuto fare fin da subito era metterti a studiare per diventare un fabbro capace di forgiare la chiave per la tua ricchezza.”

Se il tuo Bar ti porterà profitto oppure fallirà dipende dalla scelta iniziale che fai, ma una volta che ti sei lanciato è troppo tardi per tornare indietro.

Quando apri un Bar hai solo 2 mercati possibili davanti: il mercato vergine o il mercato storico.

E per generare profitto ci sono azioni precise che devi fare a seconda del mercato in cui vuoi entrare.

Quello che sto per dirti è una vera e propria pepita d’oro, che qualsiasi consulente si farebbe pagare a peso d’oro.

E sto per regalartela, sto per svelarti un segreto che potrebbe cambiare la tua vita ed evitarti di entrare dalla porta sbagliata.

La prima cosa che ti deve essere chiara è in quale mercato stai entrando e visto che non do mai per scontato che il mio interlocutore sappia di cosa sto parlando, te lo spiego.

  1. Mercato vergine: è un mercato in cui c’è tanta domanda ma quasi zero offerta, per esempio un quartiere nuovo che si sta costruendo dove c’è tantissima popolazione residenziale ma pochissima offerta di attività di ristorazione-bar.

    Il mercato vergine è un lago pieno di pesci dove non c’è nessuno a pescare.

    Tu puoi scegliere il posto migliore e ti basta un amo attaccato a un filo e della mollica di pane, cioè ti basta una piccola promessa (idea), per convincere i pesci ad abboccare.

    Così è molto facile prendere i pesci che ti servono per tornare a casa e fare ogni giorno una bella grigliata con famiglia e amici.
  2. Mercato storico: è un mercato in cui c’è tantissima offerta di attività di ristorazione-bar e dove, di conseguenza, ci sono bar e ristoranti storici che si trovano in quel mercato da decenni.

    Questo mercato è un lago sempre pieno di pesci ma anche pieno zeppo di pescatori.
    E ci sono pescatori anziani che hanno occupato da anni i punti migliori da cui pescare.

    Tu ti ritrovi in un angolino e per riuscire a prendere qualcosa devi avere le attrezzature migliori e le esche migliori: la tua deve essere una grande promessa (idea differenziante), altrimenti nessun pesce verrà da te.

    Il problema è che una grande promessa è molto costosa, così costosa da non poter essere sostenuta dai pochi pesci che riesci ad acchiappare.

    E presto ti ritrovi a morire di fame.

La morale di questa storia è che lottare per acchiappare ogni tanto qualche pesciolino può anche darti soddisfazione, ma non ti porterà guadagno.

Se vuoi aprire un Bar che genera profitto devi sceglierti un lago pieno di pesci e devi prenderti la posizione migliore per pescare.

In un mercato vergine è più difficile capire se ci sono tanti pesci, visto che non c’è nessun altro che sta pescando, ma puoi scegliere con facilità (e a basso costo) il punto migliore da dove provare a pescare.

In un mercato storico è chiaro che ci sono tanti pesci ma, se vuoi anche tu andare a pescare lì, devi comprarti la posizione da cui gli anziani pescano a volontà.

Se vuoi aprire un Bar da zero, devi aprirlo in un mercato vergine.

Se vuoi aprire in un mercato storico, devi comprare un Bar già avviato che ha già i clienti.

Perché il costo di acquisizione cliente che devi sostenere per avere clienti in un mercato storico è così elevato che non riuscirai mai a guadagnare abbastanza per recuperare il tuo investimento.

Quindi se vuoi aprire in un mercato vergine ti devi formare per diventare un esperto in posizionamento e acquisizione clienti, perché è in queste 2 cose che devi concentrare il grosso dei tuoi investimenti: il tuo lavoro è portare nuovi clienti.

Se vuoi aprire in un mercato storico ti devi formare per diventare un esperto in struttura dell’offerta e vendita perché, dopo aver comprato un Bar che ha già clienti, il tuo lavoro è quello di far spendere meglio e di più i clienti che hai. In una parola tenerteli stretti e consolidarli PRIMA di cercare nuovi clienti.

Se hai fatto la cazzata di aprire l’ennesimo locale della zona e ti stai impiccando con i debiti, l’unica cosa che puoi fare è trovare un’idea differenziante così fica e così nuova che i clienti degli altri locali decideranno di venire da te, invece che andare nel bar di fiducia.

In alternativa puoi vendere e ricominciare tutto da capo. La cosa più importante è che tu non lo faccia alla cieca.

E l’unico modo per non farlo alla cieca e per non finire in un bagno di sangue è seguire le nostre strategie, o ancora meglio entrare nel Circolo degli Ufficiali, dove ti aiuteremo a trasformare idee e pensieri senza capo né coda in azioni operative per il tuo locale.

Se ancora non sai come funziona il nostro Circolo, ti lascio qui il link, ma ti avviso. Non è una roba per chiunque e non tutti possono entrare.

Dovrai dimostrarmi di tenerci davvero.

Luca Malizia

Generale di Bar Wars

P.S. Fai domanda di ammissione per il Circolo degli Ufficiali DA QUI

2 commenti su “NON FARTI SBRANARE DAI LEONI QUANDO DECIDI DI APRIRE UN BAR”

  1. Ciao Ragazzi. Letto l’articolo mi trovo in una situazione borderline. Avrei intenzione di aprire un locale che differisce dalle altre attività come proposta ma in un mercato ricco di offerte. Purtroppo di locali fisicamente disponibili ed avviati seppur male non c’è disponibilità. Avete un idea per questa situazione?

    Rispondi
    • Salve soldato! Il problema di un mercato saturo (=ricco di offerte) è proprio questo: che è saturo! Di conseguenza le posizioni migliori sono già state prese da chi è arrivato prima, mentre agli altri non restano che le briciole. Le uniche azioni che puoi fare sono:
      A) Aspettare che qualcuno faccia una cavolata, tipo non sviluppare un piano interno di delivery fallendo miseramente al prossimo lockdown, così da prendere il suo posto;
      B) Cercare un’opportunità in un mercato dove ci sia meno offerta, e quindi meno concorrenza.
      L’importante è avere un progetto che faccia qualcosa di DAVVERO diverso rispetto agli altri a seconda dei concorrenti con cui ti ritroverai a sgomitare.
      Prima di investire i tuoi risparmi, hai mai pensato di applicare il metodo “Barman PR” per testare l’efficacia della tua idea di locale/eventi? Se non sai di cosa sto parlando, ti consiglio di dare un’occhiata su http://www.barmanpr.it e di spararti tutto il corso gratuito a disposizione, è semplicemente oro colato per chi deve ancora aprire un locale e non ha la manna dei costi fissi sulla schiena!

      Rispondi

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