COME PUò UN PICCOLO LOCALE AUMENTARE IL PROFITTO? (un locale che fattura tra 10 e i 30 mila euro al mese) – PARTE 2 DI 4

[parte 2 di 4]

Per la prima parte clicca qui!

Eccoci qui, pronti per dare una mano seria al nostro disperato amico di cui ti ho parlato nella prima parte, quello che non vede come la sua vita possa cambiare.

Abbiamo sempre lo scopo di arrivare a 20k mese ma abbiamo visto che la strada di cercare nuovi clienti non è quella corretta per partire.

Facciamo subito chiarezza e vediamo quali leve possiamo tirare per mettere in moto il cambiamento.

L’incasso è fatto solo da 3 cose, non una di più e non una di meno:

INCASSO = Clienti Unici X Frequenza di acquisto X Scontrino medio

Abbiamo già visto cosa succede, nella situazione classica in cui sono i locali italiani, se proviamo ad aumentare l’incasso aumentando i clienti unici. E abbiamo visto che il risultato è una merda.

Quindi ci rimangono a disposizione le altre 2 leve. Vediamo che succede se proviamo a tirare quella della frequenza di acquisto.

Ti ricordo un attimo qual era la situazione drammatica del nostro locale: vende tramezzini e cornetti e fattura 10.000€ mese con uno scontrino medio di 8€ a cliente e 500 clienti unici in un mese.

Questo significa che i clienti in media vengono 2,5 volte al mese (500clienti x 8€ x 2,5volte=10.000€).

Se volessi raddoppiare il fatturato usando la leva della frequenza, dovrei fare in modo che i miei clienti vengano 5 volte al mese anziché le 2,5 volte che stanno venendo ora.

E come faccio?

Beh, la maggioranza lo farebbe pregando che succeda qualcosa. Ma non porta mai grandi risultati.

Ma liberi di pregare, mangiare pizza e suonare il mandolino.

Da qui in poi inizia il lavoro vero dell’imprenditore. Quello che bisogna imparare a fare se si vuole fare business perché ha senso fare business solo se ci si arricchisce, altrimenti significa accollarsi problemi in cambio di calci in culo.

La prima cosa che un imprenditore vede è che avere clienti nuovi costa tantissimo e quindi capisce che i clienti che ha sono un vero patrimonio. E proprio perché sa che la ricchezza è patrimonio, vede chiaramente che i suoi clienti sono il suo patrimonio.

Quindi cosa deve fare il nostro ormai esausto compare di bottega?

Deve iniziare a prendere i contatti dei clienti e creare la sua lista, perché così potrà rimanere in contatto con loro e fare le azioni che gli permetteranno di non perdere più il 50% di clienti. Certo, qualche cliente lo perderà perché andrà dalla concorrenza o perché cambierà abitudini o magari si trasferirà in un altro quartiere, città, paese o anche direttamente al cimitero.

Ma, con un lavoro intelligente, ecco che il tasso di perdita di clienti si può ridurre a un fisiologico 5%.

Vuol dire che ogni mese perderà solo 25 clienti che, per non complicare troppo il tutto, possiamo dire verranno sostituiti naturalmente da 25 clienti che arriveranno da soli, senza nessuno sforzo di marketing.

Quindi abbiamo i nostri 500 clienti e ora li abbiamo messi in una lista in cui abbiamo i loro contatti: email e telefono come minimo.

Cosa succede ora? Che dobbiamo invitarli a tornare più spesso. Come?
Per iniziare con delle offerte.

E diciamo che facciamo esattamente la stessa offerta che abbiamo fatto per i clienti nuovi, quindi un’offerta che costa 3€ a noi. Ma non c’è più il costo di marketing.

Quindi cosa viene fuori?

  • 3€ x 2,5volte x 500clienti = 3.750€
  • Costi fissi -5.500
  • Costo del venduto -7.000
  • Pubblicità 0
  • Offerta 3.750
  • Incasso +20.000
  • Rimanenza 3.750

E già stiamo messi molto meglio di prima. Solo creando la lista clienti e facendo offerte brutali senza nessuna vera e propria strategia, il nostro beniamino ora può permettersi di pagare un dipendente in più e tenersi per sé 1,250€ contro i 1.000 che prendeva inizialmente per fare doppio lavoro. E in più ha liberato tantissimo tempo, almeno 40 ore a settimana che adesso può utilizzare per studiare e lavorare da imprenditore.

E cosa farebbe un imprenditore vedendo quanto vantaggio c’è nel lavorare sempre di più con i clienti che ha già?

Creerebbe un evento per stimolare i clienti a tornare ancora di più!

“Eh Luca. Ora un evento? Ma è un bar che vende tramezzini, che evento deve fare? Che mette il dj set? Dai non dire cazzate, potevo capire se era un pub o un cocktail bar. Potevo capire se c’era una vera e propria cucina. Ma che senso ha dire che un bar normalissimo all’italiana crea un evento?”

Ahhh aridaje! Ma che devo fare io per scardinare la mentalità del: “te l’avevo detto che non si può fare e che la vita è ‘nammerda!”

Creare un evento significa creare un’occasione che normalmente non c’è e quindi creare una situazione straordinaria che stimola e motiva le persone a venire. Non significa dover organizzare il Festival Bar.

Va bene. Te lo faccio vedere.

Vende tramezzini ‘sto povero Cristo. Diciamo che ha un laboratorio dove li produce. Ah, non ha neanche un laboratorio?! Ma è veramente uno sfigato. E vabbè, si smezzerà per trovare un laboratorio che gli fa dei tramezzini personalizzati. Mica posso fare tutto io, altrimenti ci mettiamo anche 2 fettine di culo e stiamo a posto.

La roba che dico va fatta.

FARE IMPRESA

La parola chiave non è impresa, è FARE!

Bisogna darsi una mossa e mettersi a fare le cose che servono invece di aspettare passivamente che il mondo finisca.

Va da un laboratorio e gli chiede di fargli dei tramezzini particolari, che in zona non ha nessuno. Diciamo che si fa fare il tramezzino cacio e pepe, il tramezzino alla carbonara e il tramezzino alla amatriciana. Li hai mai mangiati tu? No? Neanche io. Quindi siamo a posto, sono una roba che non si è mai vista in un bar.

Così si comincia a dire alla lista che tra 2 settimane ci sarà questo evento con questi tramezzini mai visti.

Per semplicità diciamo che i costi delle materie prima rimangono uguali a prima perché abbiamo solo cambiato il tipo di ingredienti e non il valore. E diciamo anche che per ora lasciamo il prezzo di vendita di questi tramezzini uguale a quello degli altri, perché la leva dello scontrino medio ancora non l’abbiamo tirata e vedremo i suoi effetti in un altro post.

(Un altro post? Ma non si finisce più?! Se non ti interessa aumentare ancora il profitto mi fermo. Mmmhhh mi sa che a qualcuno interessa. Va bene, allora continuo.)

Facciamo questo evento per adesso un giorno alla settimana e ogni volta mettiamo dei gusti diversi che poi a giro torneranno in futuro quando non avremo più fantasia o quando vedremo che sono particolarmente apprezzati e richiesti.

Grazie a questi eventi, in un mese aumentiamo di una volta la media con cui i nostri clienti ci frequentano. Ma la cosa straordinaria è che, questa volta, per farli tornare non abbiamo fatto nessun offerta e quindi non abbiamo nessun costo. Abbiamo fatto un giro in più solamente al costo del venduto:

500clienti x 8€ di scontrino medio – 2,70€ di costo del venduto

Cosa ci ritroviamo quindi in cassa?

  • Costi fissi -8.000
  • Costo del venduto -8.350
  • Pubblicità 0
  • Offerta 3.750
  • Incasso +24.000
  • Rimanenza 3.900

Oh cacchio! Il nostro eroe ora può permettersi di pagare un ulteriore dipendente e gli rimangono 1.400€. Magia!

Ora lui non lavora più nel locale e quindi può fare solo l’imprenditore. E l’imprenditore non ha stipendio perché punta la ricchezza, quindi punta il patrimonio, che è il suo locale. Ma questo ora non lo tratto altrimenti finisce che scrivo il nuovo Signore degli Anelli.

Mi basta per adesso sottolineare che un imprenditore non ha uno stipendio e percepisce solo una parte dei profitti. E ora, ta da da dan! Abbiamo 1.400€ di profitti siore e siori.

Applauso.

E ancora non abbiamo tirato la leva dello scontrino medio.

“Eh ma si stava meglio quando si stava peggio, almeno i treni arrivavano in orario…”

Ma cazzo ti frega che i treni arrivavano in orario se poi tu non li prendi?!

A proposito di treni, dal 23 al 26 maggio terrò 4 giorni di formazione dal vivo in cui mostrerò a tutti i partecipanti come si fanno i soldi veri con i bar e i locali. E, come hai visto, indipendentemente dalla situazione in cui parti. In qualunque situazione sei, io ti farò fare decine di volte di più. Garantito.

L’evento si chiama VENDERE L’INCREDIBILE e si rivolge a chiunque vuole imparare a riempire il locale tutto i giorni e fare profitti come non ci fosse un domani.

Qualunque cosa stai facendo ora, mettila per un momento da parte e organizzati per esserci. Quello che fai ora, infatti, ti permetterà solo di continuare a ottenere i risultati che ottieni ora.

Quello che saprai fare dopo il corso, ti permetterà di distruggere la concorrenza e salire a un livello di incassi e profitti che non hai mai neanche immaginato.

Quindi, che aspetti?

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Lascia i tuoi dati e verrai immediatamente richiamato da una delle nostre Tutor che ti aiuterà a organizzarti per cambiare il tuo futuro.

“Eh ma come faccio che io non posso lasciare il locale?!”

MKTMuort! Ma chiudi per 4 giorni! Che lasci sul piatto? 2 spicci? Quando riapri ti vai a prendere le decine di migliaia di euro che stai lasciando ora. E per ogni mese che aspetti la tua situazione si complica fino a che magari non c’è più tempo per sistemare!

E iniziamo a fare i soldi veri.Nel frattempo vogliamo tirare l’altra leva? Quella dello scontrino medio? Dai, la tiriamo nel prossimo post che ora hai già parecchio da fare.
VAI A VENDERE!

Generale Malizia

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