Prestiti 25000 euro garantiti al 100% dallo Stato: Arma a doppio taglio?

Dopo mesi di chiusura del tuo bar o di riduzione dell’attività, ti starai preparando a tornare alla “normalità”. In verità, viste tutte le spese che dovrai sostenere per adeguare il tuo locale alle norme igienico-sanitarie, la contrazione dell’afflusso della clientela dovuta ai limiti di distanziamento imposti, la fine degli ammortizzatori sociali per i tuoi dipendenti/collaboratori, nei mesi che verranno potresti trovarti ad affrontare problemi di carenza di liquidità, che magari non riesci a tamponare con il fido bancario che hai, piuttosto che con i tuoi risparmi!!! 

In linea generale, un finanziamento di durata pluriennale andrebbe utilizzato per investimenti a medio lungo termine, non certo per far fronte ad un bisogno immediato di liquidità. Questo perché se in cassa non hai un Euro, vuol dire che sostanzialmente il tuo business non genera flussi di cassa operativi. 

Infatti, se cerchi di pagare i debiti correnti (ad esempio gli stipendi dei dipendenti, i fornitori le imposte e le tasse correnti etc.) con un finanziamento a medio termine, e nel frattempo non hai sistemato il tuo modello di business per far sì che le entrate correnti coprano le uscite, ti troverai non solo con nuovi debiti che si generano mensilmente, ma anche con una rata di finanziamento da restituire.

Ovviamente, la situazione di emergenza sanitaria ci obbliga a rivisitare i business plan preventivati, che devono necessariamente  adeguarsi alle circostanze del momento, trasformando gli aiuti concessi dallo Stato in opportunità e non in minacce.

Con il DL n. 23 dell’8 aprile 2020 “Decreto Liquidità” sono state introdotte alcune misure volta a sostenere le aziende nel fronteggiare la crisi economica legata all’emergenza sanitaria, a sostegno della liquidità delle piccole e medie imprese.

Tralasciando l’elenco dei finanziamenti proposti con le diverse percentuali di garanzia statale, ci soffermiamo sul prestito garantito al 100% dal Fondo di garanzia per le PMI.

Cerchiamo di capire cos’è questo finanziamento garantito, come richiederlo e quali elementi prendere in considerazione per valutare se è effettivamente opportuno avvalersi di questo strumento, per evitare di prendere una decisione che si trasformi in un inconveniente futuro per la tua attività.

L’art. 13, comma 1, lettera m) prevede una semplificazione ed un accesso immediato siaalla garanzia diretta, che in riassicurazione, gratuita, pari al 100% sui nuovi finanziamenti concessi a quelle imprese la cui attività è stata danneggiata dal Covid-19.

CHI PUO’ RICHIEDERLO?

Hanno diritto a richiedere il prestito i seguenti soggetti, che abbiano meno di 499 dipendenti:

  • Imprese
  • Artigiani
  • Autonomi
  • Professionisti

COME RICHIEDERLO?

Il finanziamento potrà essere richiesto alla banca, attraverso la compilazione di un modulo da inviare via mail con allegato il proprio documento d’identità.

Il modulo, con la richiesta della garanzia statale (che è automatica e senza valutazioni da parte del Fondo) oltre alle richieste dei dati aziendali, di bilancio o della dichiarazione fiscale presentata, contiene una serie di autocertificazioni: quali la possibilità per il Fondo di garanzia di rivalersi sul beneficiario, nel caso non rimborsi le rate alla banca, la finalità della richiesta del finanziamento (ristrutturazione del locale, spese di sanificazione o semplicemente per necessità di liquidità), se già si è usufruito di aiuti statali, e che il beneficiario non sia destinatario di provvedimenti giudiziari.

Inoltre per questo specifico finanziamento le banche non eseguiranno una valutazione del credit score, ma potranno comunque riservarsi la possibilità di valutare le situazione aziendale prima dell’emergenza, oltre che richiedere la posizione del cliente alla Centrale dei Rischi.

QUANTO SI PUO’ RICHIEDERE?

L’importo massimo richiedibile è pari al 25% dei ricavi dichiarati nell’ultimo bilancio depositato o dell’ultima dichiarazione dei redditi presentata, e comunque non superiore a 25.000€ per impresa. Ciò significa che se  hai dichiarato ricavi per 100.000€ o più, puoi richiedere il massimo del prestito. Altrimenti dovrai calcolare il 25% dei tuoi ricavi.

Se ad esempio hai dichiarato ricavi per 60.000€ l’importo massimo erogabile sarà il 25% di 60.000€ cioè 15.000€.

QUANDO DOVRÒ’ RESTITUIRLI?

La durata massima del finanziamento è pari a 72 mesi, con l’obbligo di iniziare a restituire il capitale prestato trascorsi i primi due anni dalla concessione del finanziamento. Infatti per i primi 24 mesi la banca è obbligata ad un pre-ammortamento, ciò significa che nei primi due anni pagherai solo gli interessi maturati sul prestito.

QUANTO MI COSTA IL FINANZIAMENTO?

Il tasso d’interesse applicabile dovrà tenere in conto la sola copertura dei costi d’istruttoria e di gestione dell’operazione, e comunque non superiore al tasso di Rendistato maggiorato del 0,20%. Ad oggi si può stimare un tasso tra 1,2% e 2%, a seconda dell’Istituto bancario al quale ti rivolgi.

QUANTO CI VUOLE PER OTTENERLO?

Si parla di snellimento della burocrazia, ciò significa che non ci dovrebbe voler molto tempo. In pratica essendo autorizzati automaticamente tutte le richieste di garanzia pervenute al Fondo di garanzia, la banca non dovrà attendere la risposta del fondo stesso, e quindi potrà erogare immediatamente il prestito.

FINO A QUANDO POSSO RICHIEDERLO?

La garanzia per richiedere tale prestito è valida sino al 31/12/2020, e comunque nei limiti degli stanziamenti destinati al Fondo di garanzia per le PMI.


Passiamo ora ad analizzare le opportunità e le minacce di questo strumento, che presenta senz’altro delle agevolazioni sia burocratiche che economiche-finanziarie, ma anche delle insidie dettate dall’approssimazione della norma, e dalla possibilità di non aver strutturato in maniera adeguato il nostro business plan futuro, con i dovuti aggiustamenti dettati dall’emergenza sanitaria di questi mesi.

OPPORTUNITÀ

  • La garanzia statale viene rilasciata in maniera automatica e senza valutazione del merito creditizio dal Fondo di garanzia e gli istituti finanziari possono erogare il finanziamento senza attendere l’esito favorevole del Fondo di garanzia; ciò permette di avere i soldi sul tuo conto corrente in tempi relativamente brevi.
  • La garanzia è completamente gratuita sino a fine anno.
  • Hai una liquidità immediata con la restituzione postergata a due anni. Questo significa che hai due anni di tempo prima che la rata del finanziamento cominci a pesare sulle tue uscite mensili.
  • Il tasso d’interesse è, tutto sommato, contenuto ed imposto dalla norma, che ne detta il massimo applicabile.
  • Puoi utilizzare questo strumento per investire nel tuo locale, su quell’ammodernamento o quell’attrezzatura nuova che avevi sempre sognato, ma hai sempre rimandato a tempi migliori. Senza considerare che nei prossimi anni simili agevolazioni e semplificazioni nella concessione di garanzie sui prestiti potrebbero non riproporsi.

MINACCE

  • In primo luogo, la valutazione del credito non è effettuata dal Fondo di garanzia e la banca non può chiederti dati contabili attuali e/o futuri. Ma ciò non pregiudica la possibilità della banca stessa di non concederti il prestito se la tua situazione e valutazione creditizia, precedente al Covid-19, non era soddisfacente. Infatti la garanzia del Fondo per le PMI, anche se al 100% del capitale richiesto, non obbliga l’istituto creditizio a concedere il prestito. Potrebbe quindi verificarsi la possibilità che la tua banca ti neghi il prestito perché ti ritiene poco solido da un punto di vista finanziario già da prima dell’emergenza sanitaria.
  • Inoltre, cosa succede se tra due anni non riesci a pagare le rate del finanziamento? Ecco cosa succede: al tuo posto subentra il Fondo di garanzia che salda all’istituto creditizio, la tua inadempienza. Il problema è che il Fondo, che è tuo garante nel prestito, può rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per la Riscossione e far emettere una cartella di pagamento, anche solo per una rata non saldata. Le cartelle di pagamento sono dei titoli esecutivi, che oltre ad avere dei costi per sanzioni ed interessi molto onerosi, se non saldate entro il termine indicato, danno la possibilità all’Ente di riscossione di procedere immediatamente al fermo auto, al pignoramento del conto corrente, alle ipoteche sugli immobili ed a tutti gli strumenti di riscossione coatta a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Oltre il fatto che le cartelle di pagamento rappresentano un credito privilegiato e devono quindi, essere saldate in via prioritaria.

A questo punto diventa fondamentale conoscere i dati economici e finanziari della propria azienda, per capire come e cosa fare del prestito e se questo possa pregiudicare o meno la situazione aziendale.

A titolo esemplificativo ti riporto delle possibilità di utilizzazione del prestito, con le relative valutazioni che dovresti fare.

Diventa fondamentale programmare i prossimi 6 anni, includendo le perdite di liquidità generate e quelle presunte che si potrebbero generare a causa dall’emergenza COVID-19, per cercare di trasformare la richiesta del finanziamento in una opportunità.

Sicuramente, se la tua situazione finanziaria è in uno stato di profonda crisi di liquidità, molto probabilmente il problema che l’ha generata non è da ricercare nel COVID-19, ma nella programmazione e gestione del tuo locale già nel 2019 o prima.

In questo caso, ottenere un prestito bancario, anche se garantito al 100% da ente statale, agevolato e senza merito creditizio, potrebbe voler dire affrontare un esercito di mille uomini con una sola freccia!

La valutazione e l’analisi dei fabbisogni del tuo locale diventa in questo caso essenziale. In pratica potresti avere l’unica possibilità di richiedere un prestito bancario a determinate condizioni, ma che fondamentalmente non ti serva a nulla se non cambi la tua strategia aziendale.

Se invece non hai un bisogno immediato di liquidità, dovresti comunque considerare che la carenza di liquidità potrebbe sorgere anche nei prossimi mesi. Purtroppo nessuno può dirci come l’economia dell’intero paese riprenderà e quando, oltre al fatto che anche al termine del lockdown imposto, il tuo locale sarà sottoposto ad alcune restrizioni che lo limiteranno o, ancora peggio, la possibilità di una seconda ondata di contagi che obblighi di nuovo uno stop totale delle attività.

PRESTITI 25000 EURO GARANTITI

Ma allora come posso utilizzare il finanziamento?

Verifica innanzitutto la perdita di liquidità causata dall’emergenza COVID-19: se hai continuato a pagare e sostenere delle spese non producendo ricavi, ciò ha eroso la tua liquidità e la potresti rifinanziare.

Potresti utilizzare il prestito per affrontare i costi per la messa in sicurezza del tuo locale, per via delle norme igienico-sanitarie imposte dal Governo per la riapertura, come ad esempio, la sanificazione dei locali, l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per i tuoi dipendenti ed i tuoi clienti, l’acquisto dei pannelli di plexiglass (su tali investimenti viene anche riconosciuto un credito d’imposta del 60%).

Potresti inoltre consolidare delle esposizioni bancarie pregresse, a condizioni migliori. Ad esempio, se utilizzi un fido bancario perennemente, questo genera degli interessi e dei costi bancari elevati, oltre al fatto che la banca può revocarlo come e quando vuole, obbligandoti a coprire lo scoperto di conto corrente.

Puoi estinguere un prestito precedente, che aveva un tasso di interesse più alto e proibitivo, oppure un prestito con una rata mensile molto importante e una scadenza residua inferiore a 5 anni; in questo modo, accendendo un nuovo finanziamento, avrai una rata minore spalmata su un periodo di tempo più lungo, che oltretutto comincerai a ripagare tra 2 anni.

Oppure investire il finanziamento nella tua attività, per migliorarla e farla crescere ulteriormente, ad esempio rinnovare i locali, le attrezzature, il mobilio, investire su una seconda attività parallela interna, come potenziare il servizio delivery, rendendola una attività ordinaria e non legata all’emergenza. Tutti investimenti, ovviamente pianificati e valutati nel tuo business plan, che potresti realizzare a condizioni più vantaggiose rispetto alla norma.

In conclusione, chiama la tua banca ed informati sulla possibilità di accedere al prestito ma, prima di richiederlo, valuta molto attentamente i numeri della tua azienda, cosa ci vuoi fare e come vuoi utilizzarlo nel tuo business, per non far si che il finanziamento finisca nel vortice delle uscite incontrollate del tuo locale, con la beffa che una volta terminato, le tue entrate continuino a non coprire le tue uscite, alle quali dovrai aggiungere una rata in più!

Antonio Mancino

Generale di BAR WARS

PS In questo articolo trovi gli aggiornamenti al suddetto Decreto Liquidità con tutte le novità introdotte a partire dal mese di Giugno 2020

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