Futuro ricco vs futuro povero: tu da che parte vuoi farti trovare?

Ciclicamente, ogni emergenza ad un certo punto arriva alla sua conclusione spontanea.

Ma per una crisi che rientra, un’altra si affaccia.

Il rientro dell’emergenza sanitaria del 2020 ha portato sempre di più alla luce l’emergenza economica. 

E questa volta siamo veramente tutti coinvolti. Non importa più se sei stato contagiato direttamente, perché se l’economia crolla la tua posizione viene inevitabilmente compromessa.

QUALE FUTURO TI ASPETTA?

È importante fare chiarezza su questa domanda, perché è la domanda che nasconde le informazioni che ti servono, non la risposta. 

E per farti vedere quale futuro ti aspetta, prendo a esempio quella che è stata la gestione del governo nell’emergenza Covid a livello economico.

Questa gestione non è capitata casualmente, sono anni che in Italia si è alimentato un clima anti-imprenditoriale. Quindi la gestione che stai vedendo è solo la naturale conseguenza di una convinzione diffusa nel popolo italiano e di rimando nel governo che lo rappresenta.

Le azioni intraprese sono tutte a sostegno dei dipendenti senza che ancora sia stato fatto nulla di concreto per le imprese. Ma chi è che produce ricchezza e lavoro? Se le imprese chiudono, come si fa ad andare avanti?

Ti ho già detto quali sono le uniche 2 cose fondamentali di cui ti devi occupare quando vieni colpito duramente:

  1. Conto economico a Breakeven
  2. Flusso di cassa neutro.

Il primo punto per l’Italia è un dramma. Ogni anno da molti anni l’Italia non fa che aumentare il proprio debito. Ci sono mille scuse dietro: “dobbiamo finanziare la ripresa del paese, la colpa è del governo precedente, la colpa è degli interessi che ci uccidono, la colpa è dell’Europa“.

È sempre colpa di qualcun altro. Ma, alla fine dei conti, ogni anno da anni l’Italia perde ricchezza invece di produrla. È un paese in perdita. E quando stai perdendo ricchezza, semplicemente stai diventando povero. 

QUANDO SEI POVERO, INEVITABILMENTE DIPENDI DA CHI TI DÀ DA MANGIARE.

E, se vuoi mangiare, devi fare quello che ti viene detto.

E sul secondo punto? Qual è il flusso in entrata per lo Stato? Come incassa? Lo Stato incassa principalmente con le imposte e con le tasse.

Ora, qual è stata la grande azione lungimirante del governo? Quella di sospendere immediatamente gli incassi congelando le tasse a gran parte delle imprese, senza cercare di strutturare velocemente un vero piano per permettere la continuità aziendale.

Perché lo hanno fatto? Perché se dici alle aziende che non possono lavorare, ovviamente non gli puoi chiedere soldi. Come se tu dici a un cliente che è tardi per prendere un altro cocktail ma gli chiedi comunque di pagarlo. Lo sai come finisce! E così sono stati costretti a farlo ma non c’era nessun piano e l’inconsistenza della struttura del paese Italia si è immediatamente mostrata.

Qual è quindi il futuro che ti aspetta se continui a sperare negli aiuti di Stato?

Quello che sto per dire è solo un’ipotesi perché non posso vedere i dati che (spero) ha in mano il governo, visto che in Italia la trasparenza è una bestemmia culturale. Ma l’ipotesi più probabile è questa:

Lo Stato italiano non ha cassa. Non ci sono soldi. Sono finiti i soldi nelle casse dello Stato. 

Secondo te perché ancora dopo 2 mesi è stato pagato solo il 20% delle cig richieste e ancora ci sono partite iva che aspettano i primi 600€? Credi sia solo un problema burocratico? 

Quando hai un conto economico in perdita, se riesci a far girare bene il rendiconto finanziario, riesci a pagare i debiti con quello che incassi vendendo le cose che ancora devi pagare ai tuoi fornitori.

Fondamentalmente stai facendo IL GIOCO DELLE 3 CARTE.

Lo sai bene come funziona, sono certo che tante volte ti sei trovato anche tu in questa situazione, per non dire sempre.

Paghi i fornitori a 30 giorni e i soldi che incassi vendendo le merci che loro ti hanno consegnato li usi per pagare le spese passate, come stipendi, affitti o altri fornitori. Sposti il problema in avanti e sembra sempre tutto a posto.

Ma ad Agosto che succede? Ci hai fatto caso che la maggior parte dei fallimenti avviene in Agosto? Credi sia solo un mese sfigato?

Il grosso delle aziende fallisce in Agosto perché chiude per ferie e, quando riapre, si ritrova con i fornitori alla porta e la cassa vuota perché non ha incassato per qualche settimana. E, dopo un po’ di tiro alla corda, alla fine chiude.

Nel momento in cui sono stati chiusi i rubinetti che portano liquidità nelle casse dello Stato e aperti contemporaneamente i rubinetti degli aiuti che la fanno uscire, ecco che il giochetto si è rotto.

Ora potresti domandarti: “Ma come possono non essersi accorti di quello che stavano costruendo in tutti questi anni?” Beh, potrei fare la stessa identica domanda a te.

QUANDO NON HAI CHIARO COME FUNZIONA IL GIOCO, FINISCI SEMPRE PER ROMPERLO.

E ora il gioco è veramente rotto e ci vuole qualcuno che ne prenda atto e si metta di impegno ad aggiustarlo.

CHE FUTURO STA CREANDO QUESTO GOVERNO PER L’ITALIA?

Un governo che non vede che la classe imprenditoriale è la classe che crea lavoro e ricchezza, inevitabilmente può generare solo povertà. E questo è un problema culturale in Italia. Molti imprenditori italiani hanno difficoltà a chiedere soldi in compenso a ciò che fanno perché gli sembra brutto. Sono cresciuti in un clima terroristico per quanto riguarda la cultura finanziaria. Si sentono di doversi giustificare con i clienti spiegando che non stanno chiedendo tanto, fino a cercare di dimostrare che non è vero che ci guadagnano. Così come non se la sentono di fare concorrenza sul mercato perché gli sembra una cosa brutta.

Ma cazzo, stai lavorando come un mulo, stai rischiando i tuoi averi, che c’è di male se dopo tutto quello che hai fatto e i posti di lavoro che hai creato, ci guadagni? È malattia mentale. Lo vedi?

Risultato: il paese diventa ogni anno più povero. E diventando più povero diventa sempre più dipendente. 

Forse fino a oggi tu sei stato uno di questi. E non è colpa tua, sono virus concettuali che ti sono stati trasmessi fin da piccolo. Ma ora sei grande e devi fare le tue scelte senza più basarti sulle opinioni di altri ma solo sui fatti che tu stesso puoi verificare.

TU VUOI ESSERE UN IMPRENDITORE O UN DIPENDENTE?

Questa è la vera domanda che devi porti. Perché se continui a chiedere che sia lo Stato a occuparsi di te, automaticamente stai dicendo che dipendi da lui. Se continui a dare per scontato che ciò che ti viene raccontato è vero e che chi sta in alto sa sempre cosa deve fare, automaticamente dipendi dalle scelte che qualcuno sta facendo al posto tuo e di cui tu non sai neanche la reale efficacia.

Devi iniziare a verificare i fatti e imparare a fare ciò che è necessario per creare la situazione che vuoi.

Come tratti i tuoi dipendenti quando non hai soldi? Gli dai poco e quando puoi, niente di più. Vero o no?!

E non lo fai perché sei cattivo come ti dicono. Lo fai perché non sai cosa fare. Non ci sono soldi e tu già ti sei indebitato parecchio e di più non puoi.

Se vuoi un futuro ricco, devi decidere ora di fare il salto sull’altra sponda e diventare un imprenditore vero.

Devi decidere ora se vuoi iniziare a lavorare seriamente per comprendere come funziona la tua azienda e cosa devi fare per trasformarla in un produttore di ricchezza invece di un produttore di povertà. Devi decidere ora di non essere più un dipendente e diventare realmente indipendente.

CHI È UN IMPRENDITORE VERO

Un imprenditore vero ha un unico scopo: risolvere un problema che molte persone hanno e che nessuno al momento sta risolvendo.

Un imprenditore vero è sempre e solo la soluzione e mai il problema.

C’è un problema? Un imprenditore vero semplicemente si mette lì con le proprie armi e costruisce la strategia che gli permetterà di risolverlo.

Non si ferma fino a che non ha risolto. Non accampa scuse. Non dice mai: non si può fare e quindi qualcun altro deve fare qualcosa. 

Dice sempre: qual è il modo in cui posso ottenere il risultato che voglio.

VUOI UN FUTURO RICCO? NESSUNO TE LO REGALERÀ SE NON SEI TU A COSTRUIRTELO

E per costruirlo devi immediatamente smettere le abitudini che hai seguito per gestire le tue attività fino a oggi. Perché se non ti hanno fatto diventare ricco quando il mercato girava, pensa quanto ti faranno diventare povero ora che è tutto fermo.

Bisogna ripartire, bisogna far ripartire il mercato, e gli strumenti che ti servono per farlo sono: 

1 – STATO PATRIMONIALE 

2 – CONTO ECONOMICO

3 – RENDICONTO FINANZIARIO

QUESTI STRUMENTI NON SONO UN OPTIONAL, SONO LE BASI SU CUI COSTRUIRE LA TUA RICCHEZZA

Lo so che non sei abituato. Lo so che stai pensando solo a cosa fare domani mattina. Ma se continui così finirai come lo Stato italiano: povero in canna a chiedere prestiti senza neanche la forza per contrattarli.

Lo so che ti fa strano. Ma lo sai quando una cosa è strana? Quando non l’hai mai fatta. E se vuoi ottenere risultati che non hai mai ottenuto, devi fare cose che non hai mai fatto.

All’inizio può sembrarti difficile. Ma lo è come qualunque cosa lo era quando non la sapevi fare. E ora quante cose sai fare bene nella tua vita? 

È il momento di aggiungere la vera competenza imprenditoriale al tuo arsenale o perderai la guerra.

Ci sono 3 cose fondamentali che devi saper fare:

  1. Saper leggere un bilancio
  2. Saper vendere
  3. Saper fare marketing 

Tutto il resto viene fuori come naturale conseguenza di queste 3 capacità e della tua visione per risolvere un problema che le persone sentono profondamente.

PIÙ GRANDE È IL PROBLEMA CHE RISOLVI A CHI INCONTRI E PIÙ LUI SARÀ FELICE DI RICOMPENSARTI.

Devi capire che la trasparenza è la chiave per avere una buona vista. Se continui a credere che più fai nero e più riesci a fare impicci che ti permettono di sbarcare il lunario, più finisci per avere come unica possibilità quella di poter, quando va bene, tirare a campare.

LA DEFINIZIONE DI RICCHEZZA

Il tempo che puoi far passare mantenendo invariato il tuo stile di vita senza incassare neanche 1€.

Più questo tempo è lungo e più sei ricco. E se lo scopo è tirare a campare automaticamente tu stai lavorando per essere povero.

Devi sapere esattamente come sei messo altrimenti ogni azione che fai è a caso e ti porta sempre più giù.

Fai questo piccolo esercizio per comprendere quali sono in questo momento le tue capacità e su cosa devi allenarti subito per prendere in mano la situazione.

GESTIONE DELLA FORZA

Prendi un foglio e disegna un cerchio, poi dividilo in 3 parti come se fosse una torta. In ogni fetta scrivi le cose fondamentali che fai come imprenditore (e se mi vuoi ascoltare, le 3 cose fondamentali sono “leggere un bilancio, vendita e marketing”).

Indica per ogni fetta il tempo che secondo te andrebbe dedicato e quello che dedichi realmente.

Una volta fatto questo, prepara a parte una lista delle responsabilità che queste 3 cose comportano. Una volta che hai elencato i compiti che bisogna svolgere in ognuna di queste 3 aree, inizia a esaminare le liste.

L’esame delle liste deve darti indietro un voto sincero. Non devi farle vedere a nessuno queste liste. Quindi se menti, stai mentendo solo a te stesso.

1 – DOTATO – Capacità di cui potresti essere dotato potrebbero essere saper analizzare i numeri, fare servizio clienti, fare ricerche, saper parlare in pubblico.

Metti una lettera D vicino ai compiti in cui ti senti realmente dotato. Non ci saranno molte D, la persona media è dotata al massimo in 5 compiti specifici.

2 – ECCELLENTE – Se dotato significa 9-10, eccellente significa 7-8. Per evidenziare i compiti in cui sei eccellente usa una E.

3 – MEDIO – usa una M.

Ovviamente nessuno ha piacere ad autodefinirsi incompetente ma l’esercizio ha senso proprio se sei sincero e trasparente con te stesso e individui quali sono le tue aree di reale miglioramento.

Le cose su cui non ti piace lavorare facilmente sono le cose in cui non sei tanto bravo. Ma se allo stesso tempo sono le cose fondamentali che devi fare per far funzionare la tua azienda e di conseguenza la tua vita, è bene che metti da parte l’orgoglio e inizi a lavorare per riempire i vuoti che oggi ti fanno perdere un mare di soldi.

4 – INCOMPETENTE – segna i compiti in cui sei incompetente con una I.

Una volta che hai la lista davanti, se ti rendi conto che ci sono competenze fondamentali sulle quali non sei ferrato, è il momento di iniziare a dedicarci il tuo tempo. E se il tuo tempo è già tutto preso, significa che lo stai usando per cose non importanti e queste cose vanno delegate ai tuoi collaboratori più capaci: quelli che vedi possono svolgere quei compiti senza grossi problemi al posto tuo, una volta che li hai formati e istruiti.

E, se hai carenze importanti su ciò che è necessario saper fare per costruire un’azienda che produce ricchezza, devi formarti e iniziare a collaborare con chi è in grado di metterti sulla retta via.

La verità è che spesso non vuoi delegare alcune cose che fai solo per giustificarti, dicendoti che non hai tempo per seguire le cose che non conosci. Ma non è importante quello che tu ritieni utile per far funzionare l’azienda, l’unica cosa importante è che l’azienda faccia le cose che realmente servono a farle produrre ricchezza.

Se tu sei convinto di fare le cose giuste ma la ricchezza non si produce, sei sempre e solo tu a sbagliare.

Al tuo successo,

Luca Malizia

Generale di BAR WARS

PS Ti condivido il mio esercizio personale. Non troverai i voti e le percentuali di tempo ma vedrai quali sono i campi in cui lavoro e su cosa porto la mia attenzione ogni giorno della settimana per far crescere le mie aziende.

1 – Visione aziendale (Tempo necessario: %; Tempo dedicato %)

  • Produzione dati
  • Analisi dati
  • Ricerche
  • Scoprire risorse nascoste
  • Ordinare
  • Organizzare
  • Implementare
  • Problemi clientela
  • Strategia Marketing
  • Tecnica di vendita
  • Pianificazione finanziaria
  • Pianificazione fiscale
  • Accettazione errori
  • Gestioni errori

2 – Ricordare singolarmente a tutti cosa stanno facendo e perché (Tempo necessario: %; Tempo dedicato %)

  • Formazione
  • Selezione personale
  • Ascoltare
  • Guidare
  • Vedere il punto di vista altrui
  • Comprendere il punto di vista altrui
  • Dire NO a subordinati
  • Dire NO a pari ruolo

3 – Studiare (Tempo necessario: %; Tempo dedicato %)

  • Leggere
  • Collegare intellettualmente
  • Collegare emotivamente

2 commenti su “Futuro ricco vs futuro povero: tu da che parte vuoi farti trovare?”

  1. Grazie per l’articolo.

    2 domande:

    Prima domanda:
    Il webinar Di bar wars è già stato pubblicato? Ho provato a cercare e ricercare tra tutte le email ma purtroppo non sono riuscito a trovarlo. Se mi dite che è stato già pubblicato continuo a cercarlo.

    Secondo domanda:
    Sapete già le date dei 3 corsi che verranno fatti con pro bar? Chiedo perché li ho già ordinati.

    Saluti
    Denis

    Rispondi
    • Salve soldato Lungu. I link sono presenti all’interno del Gruppo https://www.facebook.com/groups/barwars.italia/ riservato a te e i tuoi commilitoni. Se non ti sei iscritto lì, fallo subito, mentre se ti sei già arruolato del tutto allora puoi scorrere la bacheca cercando i link dei webinar che abbiamo fatto finora. Nel caso in cui non li trovassi, fai una richiesta ufficiale all’interno del gruppo e te li gireremo da lì.
      Per quanto riguarda i 3 corsi immagino tu ti stia riferendo alla collana “BarBiz Club”. In questo caso dovresti aver ricevuto già i link per visualizzare le lezioni on demand. Ti invito a controllare bene la sezione Spam/Pubblicità/Tutti i messaggi della tua posta per assicurarti di non aver già ricevuto il materiale. In caso contrario, puoi contattare l’assistenza di PRO BAR ad info@attrezzaturabarman.it e sapranno come aiutarti nel dettaglio.
      Ottimo spirito soldato, si vede che ci tieni a formarti! La cosa ti fa onore! Buono studio e a presto,

      Capitano Fenix

      Rispondi

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